Archivio Ranuccio Bianchi Bandinelli

Ranuccio Bianchi Bandinelli

Note biografiche

Ranuccio Bianchi Bandinelli nacque a Siena nel 1900 da famiglia nobile. Si laureò in lettere a Roma nel 1923 con una tesi in archeologia.
Archeologo di fama mondiale, insegnò storia dell’arte greca e romana nelle università di Cagliari, Groningen, Pisa, Firenze e Roma. Direttore generale delle antichità e belle arti dal 1945 al 1948, membro dell’Accademia dei Lincei, diresse la Scuola nazionale di archeologia e la pubblicazione dell’Enciclopediadell’arte classica e orientale.
Morì il 17 gennaio 1975.
Tra le sue opere: Storicità dell’arte classica; Organicità e astrazione; Archeologia e cultura; L’arte etrusca; La pittura antica; Dall’ellenismo al medioevo; Diario di un borghese.

Per la biografia vedi:
Barbanera, Marcello
Ranuccio Bianchi Bandinelli : biografia ed epistolario di un grande archeologo / Marcello Barbanera. – Milano : Skira, c2003. – 432 p., [32] p. di tav. : ill. ; 22 cm. – (Biblioteca d’arte ; 0008)

Note sul fondo

Ranuccio Bianchi Bandinelli nacque a Siena il 19 febbraio del 1900 da Mario Bianchi Bandinelli, discendente di un’antica famiglia dell’aristocrazia senese, e da Margherita Ottilie von Korn, nobildonna di origine viennese, morta in giovane età. Ranuccio si laureò in lettere a Roma nel 1923 con una tesi dedicata alla città di Chiusi in epoca etrusca.
Ottenne il suo primo incarico accademico nel 1929 quando gli fu assegnata la cattedra di archeologia presso l’Università di Cagliari.
Nel 1931, passò alla prestigiosa Università di Groningen in Olanda per poi tornare nuovamente in Italia tre anni dopo insegnando dapprima all’Università di Pisa (fino al 1938) e poi, dal 1939 al 1943 all’Università di Firenze. Intorno agli anni ’30 ebbe inizio anche la sua densa attività in campo editoriale.
Nel 1935 compare tra i fondatori della rivista “Critica d’arte”. Dal 1945 al 1948 fu direttore della rivista “Società”. Centrale nella biografia intellettuale dello studioso l’adesione, nel 1944, al Partito comunista italiano di cui divenne in seguito membro del Comitato centrale.
Direttore generale delle Antichità e Belle arti dal 1945 al 1947, tornò nuovamente all’insegnamento dapprima presso l’Università di Cagliari (1945-1947), poi di nuovo a Firenze, dal 1950 al 1957, e infine a Roma dal 1957 al 1964. Nel periodo romano ricoprì la carica di direttore della Scuola nazionale di archeologia mentre dal 1959 al 1963 fu membro del Consiglio superiore delle Antichità e Belle arti.
Abbandonato definitivamente l’insegnamento nel 1964, nel 1967 assunse la direzione della rivista “Dialoghi di Archeologia”. Dal 1957 al 1970 fu inoltre direttore dell’Istituto Gramsci.
Morì Il 17 gennaio del 1975.

I documenti che costituiscono la prima serie sono stati rinvenuti all’interno del Fondo Librario Bianchi Bandinelli di proprietà della Biblioteca della Facoltà di lettere e filosofia dell’Università degli studi di Siena. I documenti che costituiscono la seconda serie appartengono al Fondo archivistico della Famiglia Bianchi Bandinelli di proprietà del medesimo ente.

Il fondo Librario è stato acquistato presso gli eredi dalla Bilioteca della Facoltà di lettere e filosofia dell’Università degli studi di Siena nel 1976. L’archivio della Famiglia Bianchi Bandinelli è stato acquistato dal medesimo ente nel 1988 presso la libreria antiquaria S. Barnardino di Firenze.

Il fondo è suddiviso in due serie: “Documenti rinvenuti nel fondo librario e nella miscellanea”; “Documenti rinvenuti nel fondo della Famiglia”.

Il fondo archivistico di Ranuccio Bianchi Bandinelli è conservato presso l’Archivio di Stato di Siena.

Indice dei nomi

Bibliografia

Cenni biografici e testimonianze

Ranuccio Bianchi Bandinelli

L’Archivio on line all’interno della piattaforma OneSearch del Servizio Bibliotecario Senese.