Alessandro Parronchi
Alessandro Parronchi è stato un importante storico dell’arte e intellettuale fiorentino, nato il il 26 dicembre 1914. La sua formazione è di impronta cristiana e comincia dalla narrativa per l’infanzia per approdare presto allo studio dei grandi classici, del romanzo e della poesia. Insegna storia dell’Arte a Urbino, Bologna e infine nella sua città natale fino al 1989; è quindi storico dell’arte, poeta e traduttore dal francese: traduce i testi di Baudelaire, Rimbaud, Mallarmée. Tale passione è per Parronchi terreno di confronto con uno dei più grandi poeti italiani, Giuseppe Ungaretti, incontrato per la prima volta a Firenze nel 1939, con cui instaura un lungo rapporto di collaborazione e amicizia. La biblioteca e l’archivio Parronchi testimoniano la vastità degli interessi e dei contatti portati avanti dall’intellettuale fiorentino. Alessandro Parronchi amava appassionatamente l’arte rinascimentale, in particolare la scultura, ma fu un attento e attivo studioso di artisti a lui contemporanei quali Venturino Venturi, Ottone Rosai e soprattutto Mario Marcucci. Nella collezione di pezzi di arte di Parronchi si annoverano 86 opere, 28 delle quali di mano di Marcucci: egli rappresentava per Parronchi il detentore di un’arte pura, scardinata da ogni corrente ufficiale o moda e che ben rispondeva a quel bisogno di infinito che Parronchi coltivava anche attraverso il suo amore per l’opera leopardiana. La biblioteca e l’archivio Parronchi testimoniano la vastità degli interessi e dei contatti portati avanti dall’intellettuale fiorentino. Alessandro Parronchi amava appassionatamente l’arte rinascimentale, in particolare la scultura, ma fu un attento e attivo studioso di artisti a lui contemporanei quali Venturino Venturi, Ottone Rosai e soprattutto Mario Marcucci. Nella collezione di pezzi di arte di Parronchi si annoverano 86 opere, 28 delle quali di mano di Marcucci: egli rappresentava per Parronchi il detentore di un’arte pura, scardinata da ogni corrente ufficiale o moda e che ben rispondeva a quel bisogno di infinito che Parronchi coltivava anche attraverso il suo amore per l’opera leopardiana. Bibliografia: Per Alessandro Parronchi (1914-2007), atti della Giornata di studio, Siena, Biblioteca della Facoltà di Lettere e Filosofia, 3 Marzo 2010, Firenze, Edizioni Cadmo, 2012 Ricordando Parronchi, artisti del Novecento in Toscana, a cura di Emanuele Barletti e Luca Lenzini, Firenze, Edizioni Polistampa, 2013 Alessandro Parronchi, bibliografia delle opere e della critica (1937-2014), a cura di Eleonora Bassi e Leonardo Manigrasso, Pontedera, Bibliografia e Informazione, 2014 |