BIBLIOTECA DI AREA UMANISTICA - SIENA

Storia e sviluppo delle collezioni

La Biblioteca è stata istituita con la nascita della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Siena nell’anno accademico 1971-72. In un primo momento essa era formata soltanto dall’attuale Sala di Lettura e da un magazzino al piano sotterraneo; in seguito ha assunto, negli anni, lo stato attuale. Oggi contiene oltre 250.000 volumi e circa 1.000 periodici, di cui 745 attivi.
Gli acquisti dei volumi cartacei si aggirano ogni anno intorno alle 6.000 unità.
La Biblioteca provvede all’acquisto e all’aggiornamento annuale di tutti i volumi segnalati nelle bibliografie dei corsi, alle bibliografie, alla manualistica, alle opere di consultazione, alle opere cosiddette in “standing order”, ovvero le collane e le opere in continuazione. I docenti contribuiscono all’accrescimento delle collezioni con segnalazioni sulle discipline di loro competenza. Tutti gli utenti della Biblioteca possono fare segnalazioni di desiderata compilando l’apposita richiesta onlineIcona Pdf

Fondi speciali

Il patrimonio della Biblioteca comprende alcuni fondi bibliografici di notevole interesse appartenuti a personalità di rilievo in ambito culturale, che ben documentano, anche attraverso i segni d’uso presenti sui libri (dediche, sottolineature, segni d’attenzione, marginalia), i percorsi di ricerca, gli interessi culturali e la rete delle relazioni umane degli studiosi che li hanno costituiti. Alcuni di questi fondi sono collocati in Biblioteca in maniera unitaria, altri sono distribuiti nei vari settori disciplinari in cui è organizzato il resto del patrimonio librario. Questi fondi contengono talvolta miscellanee di estratti ed opuscoli.

I principali sono:
fondo Angelini; fondo Bianchi Bandinelli; fondo Calabrese; fondo Calza; fondo Carandini; fondo Carli; fondo Corrieri; fondo Crispolti; fondo De André; fondo Della Bianca; fondo Detti; fondo Fagioli; fondo Flores; fondo Fortini; fondo Francovich; fondo Fubini; fondo Giannelli; fondo Kurze (conservato presso la sede di Grosseto); fondo Landolfi; fondo McGuinness; fondo Melis; fondo Ortali; fondo Parronchi; fondo Pertini; fondo Placido; fondo Raicich; fondo Scardigli.

Consultazione:

per i volumi collocati nei settori a scaffale aperto della Biblioteca libera consultazione durante l’orario di apertura della Biblioteca;

per i fondi Della Bianca, Pertini, Fortini, Landolfi, Parronchi, Toth tramite appuntamento, esibendo un documento d’identità e compilando apposito modulo disponibile presso l’Ufficio prestito o scaricabile onlineIcona Pdf

Petrarca
Fondo antico

Il Fondo antico raccoglie oltre 1300 edizioni, stampate in Italia e all’estero nei secoli della stampa manuale (sec. XVI-XIX), non inserite in altri fondi speciali. La collezione si è costituita tramite doni e acquisti e si compone di opere di vari ambiti disciplinari. Molti volumi presentano materiale illustrativo di pregio e gran parte degli esemplari conserva legature coeve originali e segni di provenienza (ex libris, note manoscritte, timbri).

Per la consultazione, preferibilmente su appuntamento, è necessario un documento d’identità e compilare un’apposita scheda di consultazione disponibile presso l’Ufficio prestito o scaricabile online, Modulo di consultazione del Fondo antico.Icona Pdf
Orario: lun.-ven. 9:00-15:00.

Le riproduzioni (scansioni, riproduzioni fotografiche) e l’utilizzo di immagini tratte dagli esemplari del Fondo antico dovranno essere autorizzati dalla Biblioteca.

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Fondo rari

Il Fondo rari è costituito da numerose edizioni e comprende rarità bibliografiche dei secoli XIX-XX, libri illustrati di pregio, ristampe anastatiche, esemplari postillati da illustri personalità della cultura italiana e straniera dell’800 e del ‘900.

La consultazione avviene preferibilmente su appuntamento, o comunque sotto il controllo del personale della Biblioteca, esibendo un documento d’identità e compilando un’apposita scheda di consultazione disponibile presso l’Ufficio prestito.

Orario: lun.-ven. 9:00-15:00.

Le riproduzioni (scansioni, riproduzioni fotografiche) e l’utilizzo di immagini tratte dagli esemplari del Fondo rari dovranno essere autorizzati dalla Biblioteca.