Il Fondo Luciano Ortali

NOTIZIE BIOGRAFICHE SU LUCIANO ORTALI

Luciano Ortali nacque il 15 dicembre 1924 a Fiume, figlio unico di Giovanni, operaio specializzato al silurificio Whitehead, e Violetta Milinovich, che si erano conosciuti nell’atmosfera di gioiosa euforia dell’‘impresa’ dannunziana. Ebbe un’infanzia e una fanciullezza felici, trascorse in gran parte nell’abitazione e nel giardino posti all’interno del Nido intitolato a Luisa D’Annunzio (madre del poeta), nel quale la sorella del padre, Gabriella, era direttrice e viveva con il marito Salvatore Di Caro, professore di latino e giornalista.

Frequentò poi il liceo classico «Dante Alighieri», dove ebbe amici e colleghi fra gli altri Sandro Bolchi e Marino Raicich. Iscrittosi a Medicina, vide i suoi studi bruscamente interrotti dalla guerra e dalle dolorose vicende che seguirono per gli italiani d’Istria e Dalmazia. Al termine del conflitto si riunì ai genitori e agli zii, profughi a Firenze, dove si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza; raggiunta velocemente la laurea nel 1948, frequentò per due anni vari corsi della facoltà di Lettere – con particolare dedizione quelli tenuti da Momigliano, De Robertis e Longhi –, formandosi contemporaneamente sui testi del Croce. Lavorò quindi come redattore esterno, e per un periodo interno, della casa editrice Barbèra; negli stessi anni frequentò il salotto culturale di Fernanda Ojetti al Salviatino, dove conobbe diversi intellettuali fiorentini.

Nel 1958 sposò Ernesta Mangiacapra, nata a Pozzuoli nel 1922, giunta a Firenze con la famiglia a seguito del trasferimento del padre, funzionario dell’Ufficio delle Imposte, e qui laureatasi in Lingue al Magistero. Nel 1959 nacque il figlio Eugenio e nello stesso anno fu assunto dalla compagnia di assicurazioni La Fondiaria, dove, assai poco incline a quel tipo di attività e di carriera, lavorò come impiegato fino ai 65 anni, dedicando tutto il tempo libero pomeridiano, nonché quello successivo al pensionamento, ai suoi studi e interessi, che furono sempre molto vasti: dalla lingua e letteratura italiana all’arte, alla musica e al teatro, dalla storia locale (specialmente di Firenze e della Toscana, oltre che della sua città natale) alla vita civile e politica. Collezionista di libri e di riviste sin dall’immediato dopoguerra, dedicò buona parte della sua attività a completare raccolte e bibliografie di autori italiani e stranieri, acquistando indifferentemente libri d’antiquariato ed edizioni correnti. Dotato del carattere entusiasta e aperto alla vita ereditato dai genitori e dallo spirito fiumano in generale, morì il 12 aprile 2011 a San Polo in Chianti, dove si era trasferito da qualche tempo presso il figlio.

 

NOTE SUL FONDO

Il fondo Luciano Ortali (scomparso nel 2011 a Firenze) è stato acquisito tra il 2012 e il 2014 e proviene dall’abitazione fiorentina del proprietario. Tramite della donazione, Eugenio Ortali, figlio di Luciano, con la consulenza del prof. Lino Leonardi dell’Università di Siena. Il fondo consiste in circa 3600 volumi così suddivisi:
Letteratura italiana classica (circa 750 volumi); letteratura italiana moderna e contemporanea (circa 2000 volumi); critica letteraria (circa 350 volumi); linguistica (circa 250 volumi); storia e filosofia (circa 250 volumi). Sono inoltre presenti annate di riviste (tra le quali «Pan. Rassegna di Lettere Arte e Musica»; «Pegaso»; «Primato. Lettere e Arti d’Italia Letteratura»; «Il Frontespizio» [ed.Vallecchi]; «Letteratura» [ed. De Luca]; «Fiera letteraria»; «Elsinore»; «Tempo presente» e altre) e fascicoli di ritagli di terze pagine di quotidiani, nonché riviste di informazione libraria e culturale). Nel settore della letteratura italiana, particolarmente ricco il versante novecentesco, con numerose prime edizioni.