Note biografiche

Plinio Carli era nato a Pisa nel 1884 e lì aveva compiuto gli studi laureandosi alla Scuola Normale Superiore con una tesi sul Machiavelli. Dell’uomo politico e storico fiorentino aveva quindi continuato ad occuparsi essendo professore prima nei licei di Cuneo e Faenza e quindi nella città natale dove si stabilì definitivamente.
In seguito alla sua specializzazione nelle edizioni critiche, Giovanni Gentile, allora ministro della pubblica istruzione, lo aveva sollevato dal suo incarico di insegnante affinché divenisse segretario della Commissione per l’edizione nazionale delle opere di Ugo Foscolo. Del poeta veneziano andava curando di persona l’epistolario quando si spense improvvisamente all’eta di 69 anni.
Fervente nazionalista e cattolico, aveva rivolto la sua attenzione soprattutto agli studi su Dante, Foscolo, Giusti.
Si era quindi legato di profonda amicizia con gran parte degli italianisti del suo tempo tra cui Michele Barbi col quale collaborava per gli “Studi danteschi”, lo storico Agostino Savelli (docente di storia del Risorgimente presso l’ateneo pisano) ma soprattutto Renato Serra la cui prematura morte nel corso della prima guerra mondiale interruppe un fitto ed affettuoso scambio di idee che si era iniziato a Firenze quando ambedue erano stati compagni di studi presso l’Istituto di studi superiori.
Singolare la sua amicizia con gran parte dei matematici dell’ateneo pisano tra cui primeggiava allora Luigi Bianchi, intimo amico e vicino di casa. Si considerava allievo di Vittorio Cian che aveva avuto come professore alla Scuola Normale.
Autore, assieme ad Augusto Sainati, di una fortunata Storia della letteratura italiana sulla quale si formarono intere generazioni di studenti, pubblicò la maggior parte delle sue opere presso gli editori Le Monnier e Sansoni.

Note sul fondo

Si tratta di volumi pubblicati antecedentemente al 1954, anno in cui Plinio Carli scomparve, per l’80% di letteratura italiana dalle origini al 1800. Il resto sono periodici tra cui la collezione completa del “Giornale storico della letteratura italiana” al quale il Carli collaborò durante tutta la sua vita. Oltre ad altre riviste il fondo consta di un cospicuo numero di estratti già schedati e dei quali esiste un catalogo a stampa.