CENNI STORICI
La sala studio detta “Sala Rosa” è logisticamente collocata all’ interno della ex chiesa di Santa Mustiola ( o della Rosa ) all’inizio di via Pier Andrea Mattioli a Siena. Questa chiesa faceva parte dell’ex convento dei Camaldolesi , sorto alla fine del sec. XII e soppresso nel 1810, oggi sede dell’Accademia delle Scienze detta “Accademia dei Fisiocritici”. La chiesa dell’ex convento è stata sconsacrata nel 1980 e utilizzata in un primo momento come auditorium e sala per conferenze. Successivamente ha ospitato la Biblioteca di Scienze dell’Università di Siena. Attualmente è adibita a sala studio dell’Università di Siena e ospita in maniera continuativa eventi artistici e musicali.
CENNI ARTISTICI
L’interno della chiesa è in stile barocco con grandi altari, stucchi e affreschi settecenteschi. Sul primo altare di sinistra notiamo un grande bassorilievo in stucco con l’apparizione della Madonna al beato Michele Camaldolese (ambiente del Mazzuoli) e qui trasportato dall’altare al transetto sinistro trasformato in Grotta di Lourdes, ma dove rimangono stucchi, forse della stessa bottega, ed affreschi di scuola del Nasini. L’altare maggiore (1718), decorato con grandi statue a stucco, è dei fratelli Bartolomeo e Pietro Cremoni e dello scultore Bartolomeo Mazzuoli. Nell’abside c’è un dipinto su tela, copia del San Romualdo di Pietro Sacchi. La cappella del transetto destro conserva, ancora rovinati, affreschi di Nicola Nasini ed un bassorilievo a stucco di San Francesco di Paola della stessa bottega del Mazzuoli (1712). Sul primo altare si trova una tavola del cinquecentesco Girolami Magagni (allievo del Sodoma), che rappresenta una Madonna con Bambino e Santi. Sul secondo altare della navata destra troviamo una tela con il Martirio dei santi Crispino e Crispiniano, probabile opera di Astolfo Petrazzi. La facciata della chiesa è liscia, ad intonaco, con un finestrone in cotto rinascimentale al centro e con il grande portale, pure in mattoni, del tardo cinquecento e reca ancora visibile le antiche strutture in cotto, nel transetto e nel campanile a vela del sec. XV.
(da Pietro Torriti: “Tutta Siena, contrada per contrada”)