Tommaso Landolfi
Idolina Landolfi
TOMMASO LANDOLFI
Tommaso Landolfi (1908-1979) nacque a Pico (allora in provincia di Caserta), e tra Pico, Roma e la Toscana trascorse gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza. Compiuti gli studi universitari prima a Roma, poi a Firenze, si laureò nel 1932 in lingua e letteratura russa, con una tesi su Anna Achmatova. Dal russo, così come dal francese e dal tedesco, fu traduttore geniale e di larga fama. Come narratore esordì nel 1937 con i racconti del Dialogo dei massimi sistemi, a cui seguirono molti altri volumi di racconti, romanzi, testi teatrali e poetici, raccolte di articoli critici, pubblicati presso le più importanti case editrici italiane (Vallecchi, Rizzoli, poi Adelphi); tra gli autori tradotti: Gogol’, Puškin, Novalis, Turgenev, Dostoevskij, Tolstoj, Čechov, Hofmannsthal, Lermontov, Leskov.
Col tardo matrimonio si stabilì nella riviera ligure, ad Arma di Taggia e poi a San Remo; sempre frequenti e lunghi, tuttavia, i ritiri al paese natale, nella casa avita protagonista di tanti suoi racconti. Scrittore schivo e appartato, è considerato dalla critica fra i massimi autori del Novecento, non solo italiano. Le sue opere sono tradotte in tutte le più importanti lingue d’Europa e del mondo.
IDOLINA LANDOLFI
Maria Idolina Landolfi (Roma, 19 maggio 1958 – Firenze, 27 giugno 2008), figlia di Tommaso, è stata a sua volta scrittrice, traduttrice e critica letteraria. Delle opere del padre fu curatrice e apprezzata studiosa. Di particolare importanza «Il piccolo vascello solca i mari». Tommaso Landolfi e i suoi editori, Firenze, Cadmo, 2015 (in due volumi), strumento essenziale per lo studio dell’opera del padre.
Collaboratrice di riviste e quotidiani, nel 1996 fondò il Centro Studi Landolfiani, di cui è stata la presidente e che è tuttora attivo presso il Dipartimento di filologia e critica delle letterature antiche e moderne dell’Università di Siena: https://www.tommasolandolfi.net/
Il Centro cura inoltre una rivista, «Diario perpetuo», fondata da Idolina e ora edita da Quodlibet, dedicata all’opera di Landolfi:
https://www.quodlibet.it/libro/9788822910295
IL FONDO ARCHIVISTICO
Il materiale è pervenuto alla Biblioteca della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Siena nel 2010, tramite Giovanni Maccari. Il Fondo Idolina Landolfi è così organizzato:
– Corrispondenza: è raccolta in 5 scatole e copre un arco cronologico che va dal 1978 al 2008, per una stima complessiva indicativa di circa mille lettere, non ancora ordinate.
– Manoscritti: tra i materiali di lavoro di Idolina Landolfi sono conservati fascicoli di racconti dattiloscritti, appunti e altri dattiloscritti di vario tipo; fascicoli contenenti testi in fotocopia e dattiloscritti, opere di altri autori; un fascicolo contenente estratti da riviste; un fascicolo contenente appunti relativi a conferenze e convegni; un fascicolo di articoli autografi della Landolfi; buste contenenti testi e documenti relativi alla bibliografia landolfiana; volantini relativi alla pubblicizzazione di eventi landolfiani, contenuti all’interno di alcune custodie di dizionari; nove quaderni contenenti appunti manoscritti; una cartellina contenente fascicoli relativi al «Caffè letterario»; una copia dell’inventario dell’archivio Bertolucci; fascicoli contenenti bozze di traduzioni e di recensioni. Inoltre sono conservati atti e documenti riguardanti accordi con la Provincia di Firenze per la costituzione del Centro studi landolfiani; documenti riguardanti accordi con la SIAE; contratti con editori in merito a proprie pubblicazioni; cartelline contenenti contratti e atti di convegni. Alcuni fascicoli contengono una miscellanea di documenti di vario genere come ad esempio ritagli di giornali, stampe, rassegne, volantini, cataloghi di musei, dépliants, biglietti di mostre.
IL FONDO BIBLIOGRAFICO
La biblioteca privata di Tommaso e Idolina Landolfi consiste di circa 3000 volumi, è completamente catalogata (vedi ONESEARCH) ed è conservata in una stanza ad essi dedicata, al primo piano della Biblioteca umanistica.