Fondi librari


·         IL FONDO WILHELM KURZE


KURZE WILHELM 

(25 MARZO 1933 – 26 GENNAIO 2002)


Wilhelm Kurze, storico del Medioevo e appassionato studioso del territorio senese, nacque a Bochum nel 1933. Compì gli studi all’Università di Friburgo dove fu allievo di Gerd Tellenbach e Fedor Schneider. Nel 1963 giunge in Italia all’Istituto storico germanico in Roma, per seguire la ripresa dei lavori sulla Reichsgeschichte della Toscana. Ebbe come compito principale di ricerca l’edizione delle più antiche carte del monastero benedettino di S. Salvatore del Monte Amiata, opera completata da Mario Marrocchi sulla base delle note dello stesso Kurze, sotto la guida dell’allora direttore dell’Istituto germanico di Roma Reinhard Elze. Si interessò della storia del monastero di Camaldoli; fornì importanti contributi alla storia degli insediamenti religiosi in Toscana, come Sant’Antimo (Montalcino), Abbadia a Isola (Monteriggioni) e Marturi (Poggibonsi); lavorò alla cronaca cartografica del monastero di Farfa in Sabina. 
Partecipò la sua enorme conoscenza dei problemi storici del territorio senese-grossetano tra VII e XII secolo. Fu tra i primi storici del documento ad apprezzare compiutamente le grandi possibilità offerte dall’archeologia medievale.
Colpito da malore improvviso, morì ad Arcidosso (Siena) nel 2002.

Il fondo Kurze è costituito da circa 7000 volumi, 3000 estratti, 1000 carte topografiche e un ricco archivio fotografico e di diapositive donati alla Biblioteca umanistica per espressa volontà dello stesso Kurze, dalla moglie Helga Pellegrini Kurze. La biblioteca dello studioso è costituita principalmente da testi di ambito medievistico (storia, archeologia, storia dell’arte) con particolare attenzione alla Toscana e all’Italia centrale.

Il patrimonio di inestimabile valore scientifico è conservato presso la Biblioteca Centralizzata di Grosseto. La collocazione dei volumi all’interno della biblioteca ricalca l’ordinamento originale attribuito dallo stesso storico.