Archivio Martini

Archivio Gaetano, Furio e Paolo Martini

NOTE BIOGRAFICHE

Il fondo raccoglie la documentazione di tre psichiatri: Gaetano, Furio e Paolo Martini. Il primo fu psichiatra prima ad Arezzo, negli anni della direzione di Arnaldo Pieraccini, poi presso l’Ospedale psichiatrico di Macerata. Gaetano Martini, nato a Macerata il 29 novembre 1878, si laureò in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Bologna e, conseguita la laurea, iniziò ad interessarsi alla cura dei malati e conobbe il futuro direttore dell’ospedale di Arezzo Arnaldo Pieraccini quando questo era vice direttore di Macerata. Pieraccini una volta assunta la direzione del manicomio aretino nel 1904 chiamò Gaetano Martini come suo assistente. Ad Arezzo Gaetano completò la propria formazione, prese parte attiva alla costruzione della colonia agricola maschile e insegnò, con gli altri medici, alla scuola infermieri nata all’interno dell’ospedale. Negli anni della collaborazione con Pieraccini, Gaetano Martini pubblicò numerosi saggi apparsi su importanti riviste come il “Giornale di psichiatria clinica e tecnica manicomiale”. Nel 1908 Gaetano Martini lasciò Arezzo per tornare a svolgere la sua attività presso il manicomio provinciale di Macerata che poi diresse dal 1921 al 1944 anno della sua morte. Furio Martini, figlio di Gaetano, nacque a Macerata il 22 marzo 1910. 

Furio frequentò il liceo classico e poi si iscrisse alla Facoltà di Medicina e Chirurgia di Roma dove si laureò l’8 novembre del 1934 a 24 anni. Conseguì l’abilitazione all’esercizio professionale nel 1935 presso l’Università di Bologna e iniziò il lavoro come medico assistente volontario presso l’Ospedale Civico di Macerata. Fu assunto come medico “avventizio” presso l’Ospedale psichiatrico provinciale di Arezzo nel maggio 1935 e confermato nel dicembre del 1939. Nel 1938 sposò Maria Luisa Giansanti con cui ebbe due figli: Paolo nato nel 1939 e Franco nato nel 1941. Collaborò con Arnaldo Pieraccini nel nuovo padiglione neurologico, costruito nel 1926 tra i primi in Italia, e come il padre insegnò alla Scuola infermieri dell’Istituto. In qualità di ufficiale medico svolse il servizio militare dal 1940, nel corso del secondo conflitto mondiale fu fatto prigioniero e deportato in un lager tedesco nel settembre 1943. Rientrato in Italia Furio Martini riprese il proprio lavoro presso l’ospedale aretino dedicandosi, inoltre, ad attività ambulatoriale e di perito per i Tribunali di Arezzo e Perugia. Dal 1947, in seguito a concorso, divenne primario di alcuni reparti. Con il pensionamento di Arnaldo Pieraccini fu nominato direttore Marino Benvenuti e dal 1952 Furio Martini assunse la carica di suo vice. A Martini si deve l’istituzione dell’atelier di pittura all’interno dell’istituto aretino nel 1959. Furio Martini lasciò l’ospedale nel 1971 in seguito al pensionamento, morì pochi anni dopo, nel novembre 1973, a 63 anni. 

Paolo Martini, nipote di Gaetano e figlio di Furio Martini, nacque ad Arezzo il 6 marzo 1939. Paolo si laureò in Medicina e Chirurgia presso l’università di Firenze nel 1965 (18 febbraio 1965 106/110), nello stesso anno superò l’esame di stato per l’abilitazione ad esercitare la professione e dal 1967 iniziò il lavoro come medico presso l’Ospedale neuropsichiatrico di Arezzo. Nell’a.a. 1968-1969 consegue il diploma di specializzazione in Clinica delle malattie nervose e mentali presso l’Università di Perugia con il massimo dei voti. Alla fine degli anni Sessanta, in aspettativa dal ruolo di medico ordinario, frequentò il corso di specializzazione in “Psychiatrie et psychotérapié” presso la Clinique Psychiatrique Universitaire presso l’Hôpital de Cery (Losanna) come medico assistente volontario. Con l’arrivo di Agostino Pirella alla direzione dell’Ospedale di Arezzo nell’estate del 1971, Paolo Martini, rientrato in Italia nei primi mesi del 1972, prese parte attiva al processo di chiusura del manicomio aretino. 

A Paolo Martini si deve la costituzione dei Servizi territoriali di Arezzo. Diresse dal 1974 il Servizio di Igiene Mentale di Arezzo (SIM); dal 1985 fu coordinatore della commissione delle USL della provincia di Arezzo per il superamento dell’OP, dal 1995 coordinatore responsabile del DSM della Asl 8 (provincia AR) di cui, dal 2004, ne divenne direttore fino al pensionamento nell’aprile 2006. Dal dicembre 2006 al 2011, con contratto libero-professionale coordinò il DSM della Asl di Siena ed operò l’integrazione funzionale con il Servizio Psichiatrico Ospedaliero della locale Università. Ha promosso la riattivazione della rivista “Nuova Rassegna di Studi Psichiatrici”. Martini è stato inoltre docente presso le università di Firenze, Pisa e Siena.

NOTE SUL FONDO

L’“Archivio Gaetano, Furio e Paolo Martini” è stato donato, in quattro fasi, a partire dal febbraio 2018 all’ottobre dello stesso anno, da Paolo Martini. Nelle prime donazioni è stato versato materiale documentario, mentre nelle ultime si è trattato perlopiù di materiale bibliografico. Va segnalata la presenza di VHS, diapositive, fotografie sciolte e incorniciate, quadri realizzati da pazienti che parteciparono all’atelier di pittura nato all’interno dell’Ospedale psichiatrico a partire dal 1959. 

L’archivio, di cui è stato redatto un elenco di consistenza, è in corso di catalogazione. La biblioteca Martini è collocata nel deposito della Biblioteca Umanistica di Arezzo (circa 1200 volumi, cui vanno sommati numerosi estratti e riviste) in attesa di essere catalogata. 

 Il fondo bibliografico della famiglia Martini è da considerare come una biblioteca scelta in quanto è stato lo stesso Paolo Martini ad aver selezionato i volumi che sarebbero stati destinati a costituire il fondo. Quest’ultimo è composto quasi interamente da volumi di psichiatria, psicologia e medicina che racchiudono la formazione e il lavoro di tre generazioni di medici della famiglia Martini; è per questo che oltre a testi più contemporanei, è possibile trovare anche edizioni di manuali antichi, fra cui spicca ad esempio il volume dello psichiatra e scienziato francese Jean-étienne Dominique Esquirol, Delle malattie mentali considerate in relazione alla medicina, all’igiene e alla medicina legale, nella prima edizione italiana del 1846. Sono presenti poi tre testi scritti dallo psichiatra Arnaldo Pieraccini: Manuale di Psichiatria per studenti e medici pratici, Manuale di neurologia per studenti e medici pratici e L’assistenza dei pazzi nel Manicomio e nella famiglia in seconda edizione. Sono poi da segnalare anche volumi comprendenti raccolte di lezioni con il contributo degli stessi Martini come Riassunto di lezioni sull’assistenza ospitaliera del malato di mente – dette da Furio Martini e Riassunti delle lezioni dette dai dottori Martini-Nenci-Aretini-Pieraccini-Viviani-Nucci. 

Il fondo comprende poi alcuni testi scolastici tra cui Le prose e poesie di Pascoli, il libro dell’Anabasi di Senofonte, il Vocabolario greco-italiano o L’Eneide commentata – Libri IV-V-VI in una specifica edizione per le scuole classiche.  Altre eccezioni a testi di medicina, psichiatria e psicologia sono volumi quali il manualetto di antropologia, o edizioni antiche di romanzi come il Wilhelm Meister di Goethe (1873) e Cuore di De Amicis (1917). Il fondo Martini riunisce anche la raccolta di estratti, riviste e monografie pubblicate da Gaetano, Furio e Paolo. 

Per informazioni ed appuntamenti rivolgersi a:

Lucilla Gigli – 0575 926264 – lucilla.gigli@unisi.it

Campus del Pionta, Viale Luigi Cittadini, 33
52100 Arezzo - Italia
tel. 0575.926289

Responsabile: Eleonora Bassi (e-mail)