BIBLIOTECA DI AREA UMANISTICA - SIENA

Alfonso Gatto

03-00001026 - 1951 MILANO - IL POETA ALFONSO GATTO NELLA SUA CASA, 110203

Alfonso Gatto

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Milano, [3-11-1940]

Giro in “folle” sempre più, non c’è scampo. Da quanti mesi non ti scrivo? Vogliami bene tuo Alfò.

Alfonso Gatto, cartolina, BLF Fondo Parronchi Gatto – Parronchi 1940.11.03

Con Gatto il contatto avvenne per strada, non ai tavoli del caffè [Giubbe Rosse], dove non sempre uno è piazzato bene per parlare con chi vorrebbe. Lì avevo già visto la sua testa tonda e pallida, inclinata sotto il disordine dei lunghi capelli neri, l’azzurro chiaro dei suoi occhi che sfuggivano di lato verso l’alto, avevo udito il tono sommesso e nitido della sua voce, la cui inflessione meridionale si avvertiva appena, indolciva solo un poco il linguaggio. […]

Io ho voluto stendere questi appunti solo per ricercare nella memoria il rapporto che ebbi con Gatto, per stillare qualche goccia dell’essenza di cui in quel tempo eravamo ebbri. Il Gatto fiorentino, l’Alfò, di quegli anni, dal ’38 al ’41. […]

Con altri il mio rapporto era come tra fratelli quasi coetanei, con Gatto, quei cinque anni che ci separavano, bastavano a stabilire un rapporto tra fratello maggiore e fratello minore. Un fratello maggiore scomodo, ma vitale. A volte sommesso, appassionato, leggero come un soffio, a volte accalorato nella discussione fino al diverbio, a volte pigro, a volte provocatorio.

Alessandro Parronchi, Alfonso Gatto a Firenze, dattiloscritto, BLF Fondo Parronchi 4a. Saggi letterari: Cartella 23. “Il gruppo di Santi”, poi pubblicato come Stratigrafia di un Poeta: Alfonso Gatto, Galatina (Lecce), Congedo, 1980