Milano
12 gennaio ‘46

Carissimo Sandro,
mi hai dato un po’ di gioia: sei forse l’unico che abbia letto il mio “Mallarmé” e se ne sono contento è perché conosco la tua preparazione e il tuo rigore.
Ma ti chiedo un favore: sto facendo un’antologia sulla critica francese cont. per Bompiani e vorrei che tu mi traducessi i saggi di Valery su Mallarmé (v. Variété): se accetti dimmelo e mettiti subito a lavoro: scrivi il ms. per la fine del mese. Naturalmente sarai pagato.
Grazie, ti abbraccio
Tuo Carlo

Carissimo Carlo,
che tu sappia, è vero che sono stati ritrovati, in un porto dell’Africa, molti scritti di Rimbaud? La notizia l’ha portata a Firenze Ungaretti, ma dove l’ha letta?
Si tratterebbe di un 10000 versi (!!), e ora tutto il materiale sarebbe al Cairo. Puoi confermarlo?
Immagino che tu abbia già il Rimbaud della Pléiàde, e mi piacerebbe sapere se contiene anche gli scritti rari come gli Stupra e Un coeur sous une soutane.
Una notizia – tristissima- che forse non saprai, è che sono andati perduti – bruciati per sbaglio – tutti gli scritti che rimanevano di Campana. Tra cui le lettere alla Aleramo. Nessuno, prima della guerra, ebbe il coraggio di prendere il treno e trattare direttamente con la famiglia – unica responsabile della distruzione – per la cessione di quei manoscritti.
Volevo anche chiederti: sarà possibile, a suo tempo, vedere le bozze delle traduzioni da Valery?
Passando ad altro; vorrei chiederti – inter nos – se sarebbe opportuno consigliare Pratolini di concorrere al premio svizzero “Libera Stampa” con un romanzo che ha, pronto, e che è una bella cosa. Occorrerebbe sapere cioè se, dato il suo “caso” verrebbe accolto, e anche se le possibilità sarebbero chiuse in partenza. Penso che, dato che il romanzo, una volta pubblicato, otterrà io credo successo, sarebbe meglio per lui aspettare un’altra occasione.
Scusami di questa indiscrezione che ti chiedo.
E mandami, se la trovi, conferma a quella notizia.
Tanti saluti a Marise
e un abbraccio
dal tuo Sandro
26 settembre 1946