BIBLIOTECA DI AREA UMANISTICA - SIENA

Eugenio Montale

Eugenio Montale

Eugenio Montale

Galleria

1938. Varco con Luzi la porta delle Giubbe Rosse. Fra i tavolini tutti occupati di avventori son presentato al gruppo dei letterati e dei pittori, Raffaello Franchi, Loria, Rosai… Mi trovo seduto proprio davanti a Montale: piccolo, grassottello, che mi fa l’effetto d’un vecchietto. Aveva invece quarant’anni. Parlava voltandosi verso la sua sinistra col gomito appoggiato dalla stessa parte tenendo la sigaretta, e la cenere gli cadeva sul risvolto della giacca, da dove la scoteva con leggeri buffetti […]. Pochi giorni dopo uscì sul “Frontespizio” la mia prima poesia. Passando di sera – era aprile – dal caffè – era tardi – Montale mi disse: “È uscita una tua poesia sul “Frontespizio”? Portamelo”. Sul chi vive, come era naturale che fossi, credetti che scherzasse. Era ancora direttore del Vieusseux e pensavo non avesse difficoltà a procurarsi la rivista […]. Quando mi ripresentai al caffè subito mi chiese: “Mi hai portato il “Frontespizio”?” Non lo avevo portato. Non nascose un certo disappunto. La terza volta, ero ancora a mani vuote, scandì, canticchiando, un endecasillabo:”Parronchi mi defrauda il “Frontespizio”. La quarta volta avevo in mano la rivista, ma ormai l’aveva già vista, era un po’ seccato e non mi disse verbo.

Alessandro Parronchi, Quaderno per Montale, Novara, Interlinea, 2003, pp. 25-26
Alessandro Parronchi, Bibliografia delle opere e della critica (1937-2014), a cura di Eleonora Bassi e Leonardo Manigrasso, Pontedera, Bibliografia e informazione, 2014, p. 14-15